
Il biossido di cloro può prevenire la diffusione del coronavirus?
Motivazione
I virus hanno causato molte epidemie nel corso della storia umana. Il nuovo coronavirus [10] è solo l'ultimo esempio. Un nuovo focolaio virale può essere imprevedibile e lo sviluppo di strumenti di difesa e contromisure contro il nuovo virus richiede tempo anche nell'era odierna della moderna scienza e tecnologia medica.
In mancanza di un farmaco o di una vaccinazione efficaci e specifici, sarebbe auspicabile disporre di un protocollo o di una sostanza non specifica per rendere inattivo il virus, sostanza/protocollo, che potrebbe essere applicato ogni volta che si verifica un nuovo focolaio virale.
Ciò è particolarmente importante nei casi in cui il nuovo virus emergente è contagioso quanto SARS-CoV-2 [4]. Obiettivo e struttura di questa comunicazione.
In questo editoriale, proponiamo di considerare la possibilità di sviluppare e implementare antivirali applicando soluzioni acquose di elevata purezza di biossido di cloro (ClO2). L'obiettivo di questa proposta è quello di avviare una ricerca che possa portare all'introduzione di protocolli antivirali. Per fare ciò, si discutono prima alcune importanti proprietà della molecola ClO2, che la rendono un vantaggioso agente antivirale, poi si passeranno in rassegna alcuni risultati precedenti dell'applicazione del gas contro i virus.
Infine, formuliamo un'ipotesi sui metodi per controllare la diffusione delle infezioni virali utilizzando soluzioni acquose di ClO2.
Università Semmelweis, Budapest, Ungheria