___ INIEZIONE CDI ___
SOLO PER I MEDICI
Protocollo Y
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Per informazioni più dettagliate su questo protocollo, non esitate a contattarci, saremo lieti di fornirvi l’assistenza di cui avete bisogno.
Inviate un’e-mail a info@andreaskalcker.com e un nostro rappresentante vi contatterà al più presto.
Si noti che questo protocollo è destinato esclusivamente al personale medico.
Il protocollo Y, noto anche come protocollo di iniezione CDI, è un trattamento endovenoso con diossido di cloro. Questa tecnica è strettamente riservata ai professionisti del settore medico e deve essere eseguita con il consenso del paziente, in conformità alle disposizioni del § 37 del Protocollo di Helsinki (AMA). L’obiettivo principale di questo protocollo è quello di affrontare condizioni acute come ipossia, sepsi e reazioni istaminiche.
Le istruzioni per il Protocollo Y sono dettagliate di seguito:
Iniezione sottocutanea (uso localizzato):
Preparazione: 1 ml di CDS 3000 ppm in 100 ml di soluzione fisiologica NaCl 0,9%.
Per i problemi locali, come le infezioni in un’area specifica, si utilizza un’iniezione sottocutanea di papule.
Iniettare 3-5 ml di CDI a una concentrazione di 30-50 ppm. e un pH di 7,6 in prossimità dell’area interessata. Questo approccio consente di distribuire efficacemente il biossido di cloro nell’area interessata.
L’iniezione può essere ripetuta se necessario.
Iniezione endovenosa:
Viene utilizzato per trattare condizioni sistemiche più ampie.
Prima del trattamento endovenoso, il paziente deve aver seguito un protocollo orale o rettale almeno 7 giorni prima (a meno che non si tratti di un caso acuto).
Posizionare una linea periferica con una linea Abbocath permeabile (~18 o 20 gauge) e cambiare braccio per ogni infusione.
Eseguire la venipuntura con attenzione per evitare ematomi.
Opzionalmente, l’analisi dei gas del sangue venoso può essere eseguita prima e dopo la procedura per valutare i parametri del pH., pCO2, pO2, BEecf, LAC e CREA del paziente e determinare l’efficacia della dose.
Non viene utilizzata soluzione fisiologica contenente lattato. Non mescolare o utilizzare la vitamina C durante il trattamento.
Preparazione:
La dose standard è di 5 ml di CDE (biossido di cloro elettrolitico a 3000 ppm) in 500 ml di soluzione fisiologica, ma la quantità può essere regolata in base alle esigenze del paziente.
Il pH della sacca d’infusione deve essere preferibilmente di pH 7,6 e può essere regolato con circa… 1-2 ml di soluzione di bicarbonato all’8% (HCO3) al ph richiesto.
L’idratazione ossigenante con CDI deve essere somministrata nell’arco di 3-6 ore e il contenuto della sacca deve essere a temperatura ambiente e protetto dalla luce solare diretta. In caso di bruciatura, rallentare il gocciolamento.
Per i pazienti critici o intubati, è possibile somministrare un’infusione continua alla velocità di 30-60 gocce al minuto con 10-15 ml di CDI (3000 ppm) in una sacca salina da 500 ml di NaCl (0,9%).. 2,5 ml di Procaina o Lidocaina vengono aggiunti alla sacca di infusione per evitare il bruciore venoso. In caso di bruciatura, rallenta il gocciolamento. Nei casi critici che richiedono dosi più elevate, viene utilizzato per via subclavicolare..
Variare il sito di applicazione per evitare irritazioni o bruciori.
Uso chirurgico:
Disinfezione delle ferite, prevenzione delle aderenze, chirurgia oncologica e osteomielite: nelle aree necessarie si utilizza una soluzione di 300-400 ppm in soluzione salina NaCl (0,9%).
Arresto dell’emorragia senza coagulazione: si utilizza una soluzione di 500-1000 ppm applicando una pressione con un tampone/una garza saturi. di CDS sul sito per mezzo minuto. Questa concentrazione provoca un vasospasmo senza coagulazione o possibile infezione e consente di proseguire l’intervento.
C: Ustioni gravi: Si utilizza uno spray di 1000-3000 ppm di CDS diretto che provoca sollievo e previene l’infezione su base continua. Se possibile, si aggiunge il protocollo C25.
È importante notare che questo protocollo è una tecnica medica avanzata e deve essere eseguito solo da professionisti sanitari esperti e da pazienti consenzienti. Inoltre, le dosi e le concentrazioni devono essere determinate individualmente per ogni paziente, in base alle sue esigenze specifiche.
Non per uso intramuscolare.
Ulteriori informazioni professionali sono disponibili nei corsi dell’Istituto.
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